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La storia di Joseph Carey Merrick, più popolarmente conosciuto come Elephant Man, diventa leggenda dal momento in cui viene esposto al pub Bee Hive di John Ellis a Beck Street, Nottingham.

Molto di ciò che è stato scritto sulla sua breve vita (5 Agosto 1862 – 11 Aprile 1890) è stato distorto e esagerato, a tal punto che la più nota rappresentazione -  The Elephant Man, diretto da David Lynch, con John Hurt (Merrick) e Anthony Hopkins (Treves) - ha lasciato un'impronta indelebile di crudeltà e sofferenze per mano del manager di Joseph, e un eventuale salvataggio da parte dell Dr. Frederick Treves del London Hospital.

La verità è piuttosto diversa.

In Joseph: The Life, Times and Places of the Elephant Man, addentrandosi e sfoltendo gli strati del mito, Joanne Vigor-Mungovin esamina i primi anni di vita di Joseph e della sua famiglia nella città di Leicester, e per la prima volta, fornisce informazioni dettagliate sul nucleo famigliare dell'Elephant Man e la sua tenacia nel cercare di vivere in modo auto-sufficiente, come una persona normale, piuttosto che sopravvivere grazie alla carità degli altri.

Nato a Leicester, Joseph Merrick iniziò a mostrare segni di deformità dopo pochi anni. Il corpo di Merrick venne interamente e grottescamente deformato dalla malattia (Sindrome di Proteo). Da piccolo subì anche una brutta caduta con una frattura alla gamba sinistra1.

Anche se affetto dalle sue deformità andò a scuola sino all'età di 13 anni quando decise di abbandonarla (cosa non rara all'epoca). Dopo la morte della madre nel 1873, la vita familiare divenne insostenibile anche a causa della nuova matrigna2.

A 13 anni trovò un lavoro come arrotolatore di sigari in una fabbrica, ma dopo tre anni la sua deformità alla mano destra peggiorò negandogli la destrezza necessaria per il lavoro. Disoccupato, trascorse le sue giornate vagando per le strade, cercando lavoro e evitando gli insulti della matrigna.

Nel dicembre 1879, ora 17enne, Merrick entrò nella Leicester Union Workhouse.

Merrick capì che la sua sola via di fuga dalla Workhouse poteva essere attraverso il mondo delle mostre di novità umane. Nel 1884 divenne un fenomeno da baraccone grazie al supporto ed aiuto di  Sam Torr, comico e proprietario di una Music Hall a Leicester, che lo ribattezzò Elephant Man.

Quando nel 1886 i freak show furono dichiarati fuori legge nel Regno Unito, si trasferì in Belgio in cerca di un'occupazione simile ma, sfortunatamente, venne maltrattato e in seguito abbandonato dal presentatore del suo spettacolo.

Dopo aver fatto ritorno a Londra, fece amicizia con il dottor Frederick Treves, medico dell'ospedale di Whitechapel ( successivamente Royal London Hospital) e che gli procurò un letto permanente in ospedale3.

Merrick, dopo quella sistemazione, visse gli anni più sereni della sua vita fino a divenire una sorta di celebrità presso l'alta società vittoriana e addirittura un favorito della regina Vittoria.

Il dottor Treves testimoniò, in seguito, che Joseph desiderò sempre, anche dopo essersi stabilito nel Royal London Hospital, di trasferirsi in un istituto per ciechi: sperando in questo modo di trovare una donna che non fosse spaventata dal suo aspetto.

L'infelice Merrick cercò sollievo nella scrittura, con componimenti sia in prosa che in poesia e venne curato all'ospedale fino alla sua morte, l'11 aprile 1890, all'età di 27 anni.

Joseph: The Life, Times and Places of the Elephant Man Ã¨ una lettura veramente deliziosa e intrigante. Il livello di ricerca condotto da Joanne Vigor-Mungovin è informato e conciso.
Ogni aspetto della vita di Joseph Merrick viene coperto ed analizzato. Le brillanti descrizioni e citazioni dell'autrice rendono i luoghi vividi nella mente del lettore. Dal libro si ricava un'immagine di Joseph Merrick di un'umanità incredibile nonostante le innumerevoli peripezie della vita. Un uomo che, nonostante la sua condizione di "anormale" per la società vittoriana, soprattutto nelle piccole comunità, ha lottato contro quei pregiudizi che ora sono inaccettabili.

Raccomando vivamente questo libro, non solo a coloro che desiderano saperne di più sulla vita di Elephant Man, ma anche a tutti coloro i quali hanno un interesse per la storia sociale vittoriana.



1 - La famiglia, essendo povera, non poté pagare le cure mediche, così Joseph dovette rassegnarsi a vivere con la gamba storpia non solo per effetto della malattia, ma anche per la frattura mai risanatasi.

2 - Joseph Rockley Merrick (il padre) si trasferì con i figli a casa di Emma Wood Antill, una vedova con figli, e si sposò con lei nel 1874. La vita familiare del giovane Merrick divenne "una miseria perfetta" e né suo padre né la sua matrigna gli dimostrarono affetto.

3 - Probabilmente, l'unica persona che il giovane ebbe la fortuna di conoscere, capace di offrirgli un concreto affetto.

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