Qualche giorno fa, un lettore del blog mi ha contattato privatamente per porgermi alcune domande su Jack lo Squartatore.

"Sono un appassionato di casi insoluti della storia del crimine, in particolare su jack lo squartatore. A tal proposito vorrei porle dei quesiti per conoscere il suo punto di vista.
  1. Quale potrebbe essere la sua identità’?
  2. Come poteva agire indisturbato, senza essere scoperto data la lunga operazione e asportazione degli organi interni?
  3. Movente.
  4. Aveva conoscenze di chirurgia, era forse un medico?
  5. Attribuirebbe il graffito di gulston street e le lettere a jack?
  6. Perchè improvvisamente smise di uccidere?
La ringrazio anticipatamente per una sua cortese risposta." 
Giuseppe


Visto la vastità dell'argomento e l'ampiezza delle domande, questa è stata la mia risposta.1


A caccia di Jack lo Squartatore


Stabilire con una precisione assoluta chi fosse Jack lo Squartatore non è una cosa semplice.

Dal 1888 quelli che sono stati “indicati” come possibile Jack lo Squartatore sono centinaia (circa 500) e questi sono solo quelli di cui siamo a conoscenza. L’assassino infatti si potrebbe celare tra le innumerevoli persone che non hanno mai avuto a che fare con le indagini, quelli che non sono mai risultati sospetti.

Come si fa a decidere un sospetto? La risposta a questa domanda dipende dai criteri che si scelgono. 

1) Deve esistere la prova incontrovertibili che il sospetto sia realmente esistito? 

Se la risposta è sì allora il dottor Stanley2 non è un'opzione in quanto non è mai stata definitivamente dimostrata la sua esistenza. Dichiarare colpevole dei crimini una creatura di fantasia non è un buon metodo per trovare un vero assassino! Le vittime sono reali e come tali hanno avuto un vero assassino in carne ed ossa. Solo mediante la ricerca di documenti anagrafici (registri dei censimenti, registri navali etc) possiamo stabilire chi sia realmente esistito. Ricordiamoci che fino a poco tempo fa anche Michael Ostrog ricadeva nella categoria delle persone di fantasia ma, grazie alla ricerca storica degli ultimi anni, si è dimostrata la sua vera esistenza.

2 ) Il sospetto deve avere una connessione con l’East End? 

Se è così allora Joseph Barnett e Robert Donston Stephenson sono sospetti plausibili. Ma che tipo di connessione è necessaria? Avere una camera al King's Bench Walk e una madre nel manicomio di Clapton (Druitt) o visitare la città ad intervalli di tempo (Maybrick – che proveniva da Liverpool) conta?

3) E’ necessaria l’esistenza di prove che il sospetto conoscesse almeno una delle vittime? 

Anche in questo caso Joseph Barnett si inserisce perfettamente nella lista dei sospettati come George Hutchinson e Michael Kidney, e così anche il dottor Barnardo che sosteneva di aver incontrato Liz Stride solo pochi giorni prima del suo assassinio e che ha trascorso molto tempo nell'East End. Ma se le vittime fossero state selezionate a caso o - per meglio dire - per opportunità?

4) Quante vittime ha fatto Jack?

Se si considerano più di cinque - e Alice McKenzie e Frances Coles sono incluse - quindi Druitt viene escluso, poichè morto nel dicembre del 1888, così come Tumblety, che ha abbandonato l’Inghilterra. Il diario di Maybrick menziona solo le cinque vittime canoniche ma è dimostrato che sia un falso. Quando ha iniziato ad uccidere e quando ha smesso?

5) Che dire dei vari scritti presunti del Ripper? Li consideriamo autentici o dei falsi? Quali sono credibili e quali possono essere il lavoro di un mitomane che ha ottenuto informazioni leggendo i giornali?

Se la lettera Dear Bossè autentica punta verso un americano o un irlandese? Se la lettera inviata insieme al rene a George Lusk (lettera From Hell) proviene veramente dall’assassino allora suggerisce una certa quantità di teatralità che potrebbe provenire da un poeta (J. K. Stephen o Francis Thompson) o da un cattivo attore (Druitt). Il graffito di Goulston Street, se scritto dallo Squartatore, potrebbe puntare a qualcuno che poteva avere un gessetto in tasca come un maestro di scuola (Druitt). E il messaggio che accusa gli ebrei vuol dire che l'assassino non era un Ebreo o che voleva mettere nei guai questi e distogliere l’attenzione da se? In questo caso l'ortografia nella parola "Juwes", suggerisce una persona ignorante e non un insegnante di Cambridge o uno studioso massonico?

Per quanto ne sappiamo potrebbe persino trattarsi di un giornalista in cerca di notorietà e qualche vendita straordinaria del suo giornale. Perché informare i giornali prima della polizia?

Mettere in ordine cronologico gli eventi permette di stabilire la possibile autenticità di un documento. I timbri postali possono dirci molte cose, non solo quando la lettera è stata spedita, ma anche a grandi linee da dove.

6) Il killer mostra competenze mediche? 

Questo potrebbe limitare la lista dei sospetti ed indirizzarci verso una persona con un’educazione superiore o verso qualcuno, anche di classe inferiore, che svolge un lavoro in cui certe capacità sono necessarie.

Se è così allora Donston, Tumblety, Gull, Cream sono alcune scelte ovvie. Druitt, che non era un medico, ma proveniva da una famiglia di medici, sarebbe stato abbastanza abile? Francis Thompson, che aveva studiato medicina prima di girovagare come barbone a Whitechapel? Potrebbe un macellaio ( Kosher o meno) essere responsabile?

7) Ci basiamo solo su sospetti citati dalle fonti ufficiali di polizia o anche da altri documenti?

Ciò renderebbe i principali candidati Druitt, Ostrog, Kosminski (nominato da Macnaghten), Tumblety (nominato da Littlechild), Chapman (nominato da Abberline), Donston (citato da file della polizia), più un certo numero di persone come Barnett, Hutchinson e Kidney che sono stati menzionati in relazione al caso. La polizia conosceva l’identità del killer? Se sì e non lo ha rivelato, il colpevole potrebbe allora essere una persona importante?

E che dire dei sospetti noti come assassini? Chapman, Cream, Deeming, James Kelly3 devono venir considerati o esclusi poiché il loro modus operandi è differente da quello dello Squartatore?

8) Poi la domanda fondamentale! Per quale motivo – movente – l’assassino avrebbe dovuto uccidere almeno 5 prostitute di strada?

Era stato contagiato da una prostituta (o da una vittima) con qualche malattia venerea? Si era innamorato di una di loro ed era geloso, cercava di scuotere la società vittoriana per risolvere il Grande Male Sociale o, se pensiamo ad una cospirazione, doveva far sparire delle prove (o testimoni) compromettenti?

Anche in questo caso registri ospedalieri e medici potrebbero fare la differenza. Alcune malattie portano alla follia e di conseguenza potrebbero portare ad una convalescenza in ospedale o manicomio.

9) Come faceva a dissolversi nel nulla dopo gli omicidi? Conosceva l’area? O era una figura che si poteva celare in bella vista?

Conoscere l’area sicuramente permise all’assassino di trovare luoghi di scarso passaggio o poco sospetti per i frequentatori di prostitute. Conoscere i turni di guardia e di ronda dei vari poliziotti inoltre potrebbe aver agevolato la via di fuga evitando quindi di essere trovato coperto di sangue. Essere un medico o addirittura un poliziotto avrebbe potuto permettere all’assassino una sorta di giustificazione se fermato.

Ma stiamo sempre e solo considerando l’ipotesi che si trattasse di un uomo. E se fosse stata una donna? Un’altra prostituta? Un’abortista illegale?

10) Asportava veramente gli organi? Come faceva a essere così brutale e preciso in poco tempo?

Dalle dichiarazioni di alcuni poliziotti, possiamo stabilire che Jack colpisse le proprie vittime nel giro di pochi minuti. Tuttavia non abbiamo prove certe che gli organi siano stati asportati in quello stesso momento. Abbiamo le prove di eviscerazione (Annie Chapman). Ma non abbiamo nessuna conferma dei coroner presenti sulla scena del crimine che ci sia stata un’asportazione di organi. Solo arrivati all’obitorio si è scoperto che alcune vittime avessero degli organi in meno. Il fatto andrebbe quindi verificato con attenzione anche in considerazione del rene inviato a Lusk. Gli organi delle vittime sono quindi effettivamente stati prelevati dall’assassino o sono stati presi da qualcun altro in un secondo tempo o persi per strada? Il rene recapitato a Lusk appartiene veramente alla Eddowes?

11) Che fine ha fatto dopo gli omicidi? Perché si è fermato? Quando si è fermato?

Anche questa domanda ci porta a considerazioni interessanti per stabilire l’identità del sospetto. La risposta infatti ci può condurre non solo ad un movente specifico – capire se l’assassino avesse portato a termine la sua “missione” - ma anche ad evoluzioni dovute a situazioni contingenti. Jack è fuggito in un altro paese perché identificato dalla polizia? E’ stato arrestato, incarcerato o rinchiuso in un ospedale psichiatrico? Era uno che viaggiava (come ad esempio un marinaio)e quindi finita la sua permanenza a Londra ha continuato ad uccidere in un altro paese? E’ morto suicida come Druitt? Qual’è la prima vittima e quale l’ultima?

Ebbene, queste sono alcune delle tante domande a cui si deve rispondere prima di poter indicare un sospetto come Jack lo Squartatore. Ma non è la fine dei problemi e delle difficoltà nella ricerca. La teoria deve adattarsi ai fatti, e non viceversa. 
Dare la caccia a Jack lo Squartatore è un po' come giocare ad “Indovina chi?”, ci si pongono delle domande e si eliminano delle opzioni. Ma per poterlo fare occorrono dati precisi e verificabili.

Attualmente, grazie alla quantità di materiale raccolto e allo sviluppo di tecniche investigative più articolate (scienze forensi) possiamo arrivare ad ipotesi più realistiche e più precise che ci consentono di fare ulteriori studi, approfondimenti e selezioni.

Se prendiamo tuttavia in esame, ad esempio, le tre profilazioni criminali a nostra disposizione (quella di Thomas Bond del 1888, quella di John E. Douglas dell’FBI del 1988 e quella di Laura Richards di Scotland Yard del 2006) troviamo comunque ancora delle discrepanze.

L’aggiunta della profilazione geografica inserita da Kim Rossmo ci fornisce una ubicazione di massima (Flower and Dean Street) dell’assassino.

Un team di detective ed esperti informatici ne ha svelato il “vero volto” sulla base dei dettagli forniti da almeno 13 testimoni che, interrogati all'epoca dalla polizia, affermarono di aver visto l'assassino.

Secondo Laura Richards, il primo e il più famoso dei serial killer era di età compresa tra 25 e 35 anni, alto circa 168 cm ed di corporatura tarchiata.

Rispondiamo ad alcune domande ed apriamo altri dubbi sugli elementi già presi in considerazione. Tutto può diventare il contrario di tutto.

Mettendo insieme tutti questi elementi, possiamo iniziare a fare dei confronti, eliminare dei sospetti che non rientrano nello schema e fare delle congetture.
Occorre però rispondere il più esaurientemente possibile a quello che la polizia scientifica definisce come le 5W: What, When, Where, Who e Why ( cosa, quando, dove, chi, perché). Il come (How) è l’elemento che permette di mettere in correlazione le 5 risposte alle domande precedenti.
Questo è il modo in cui si ottengono le informazioni e si risolve un caso. Questo è parte del metodo scientifico con cui si eliminano i dubbi e si crea un “sospetto credibile”. Purtroppo però molto materiale è ancora segretato, molto è andato distrutto con incendi e guerre, e le tecniche investigative dell’epoca non prevedevano lo studio o la raccolta di elementi di prova come oggi.

L’unica soluzione sembra quindi mantenere una mente aperta alle mille possibilità. Procedere schematizzando e compilando schede per ciascun sospetto in modo tale da rivedere i dati e stabilire le percentuali di probabilità in base agli elementi presi in considerazione. Solo facendo un lavoro certosino di domande e risposte possiamo risolvere il caso.

Forse la via più semplice è considerare tutte le alternative, costruirsi degli schemi e profili compatibili con ogni eventualità e verificare quale sia il più completo secondo la regola IF THEN per ottenere un sospetto credibile per ogni possibile circostanza. Infine, dopo aver ridotto i sospettati da 500 a una decina cercare di capire quale tra questi sia il più plausibile. Ma occorrerà sempre e comunque dimostrare che il sospetto si trovasse sui luoghi dei crimini a quell’ora – cosa che non è detto che possa accadere.

Nuove teorie e nuovi sospetti vengono presentati di frequente con nuovi libri. Spesso sono solo “caccia alle streghe”, altre volte presentano quesiti e possibilità interessanti. Bisogna leggere tutto e fare l’avvocato del diavolo. Occorre saper scegliere le fonti più credibili. Spesso per risolvere questo dilemma vengono in soccorso i grandi nomi della ripperologia e della criminologia internazionale che analizzano tutto quanto viene prodotto sull’argomento. E’ sufficiente? Forse.

L'unica certezza nel mistero di Jack lo Squartatore è che forse non si potrà mai essere assolutamente certi su chi fosse il colpevole e/o perché abbia agito in quel modo. E forse è proprio per questo motivo che il caso degli Omicidi di Whitechapel e l’identità di Jack rimangono ancora oggi, a 128 anni di distanza, un caso particolarmente interessante e popolare.



1 - In questo articolo inserisco anche alcuni link a vecchi post di questo blog.

2 - Dr Stanley fu il nome fittizio dato allo Squartatore da Leonard Matter nel libro "The Mystery Of Jack The Ripper" del 1929

3 - Fuggì dall'ospedale psichiatrico di Bradmoor il 23 Gennaio 1888 utilizzando delle chiavi che aveva fabbricato da un vecchio pezzo di metallo trovato scavando nel giardino della cucina. Rimase fuggitivo per 39 anni.

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One Response so far.

  1. Unknown says:

    Che dire,articolo molto interessante....

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